Ho una quantità di anni, non serve sapere quanti e poi non so mica contare. Ho il pelo bianco sul muso e le zampe scricchiolano quando mi muovo, per alzarmi dal cuscino ci metto un po’.
Sono, come si dice? No, non suggerite, ce l’ho proprio qui, sulla punta della lingua.Ecco! Vecchio, si dice vecchio.
Quando sono arrivato in questa casa ero un cucciolo che sapeva di latte, lo stesso sapore che aveva Marco, il mio quando padroncino. Quanto abbiamo giocato, con la palla con il bastoncino, con… che dicevo? Ho perso il filo.
Parlavo di Marco, forse? Io penso sempre a Marco. Ora ha la barba, sapete? È rada, ancora, gli cresce a macchie, come quelle nere che ho sulla schiena. Ma ora quando mi abbraccia pizzica un po’. Io lo lecco lo stesso, Marco, anche se dice che mi puzza l’alito. Ho solo cinque denti rimasti in bocca, sono scuri e dondolanti.