Jack è solo.
Si guarda intorno, il soggiorno è sempre stato così grande? Ha paura. Si avvicina alla porta, uggiola piano. Giulia tornerà indietro, appena lo sentirà, pensa.
Ma lei non torna. Lui ulula.
Non succede nulla. Jack sente il cuore che gli martella nel piccolo petto, inizia ad ansimare. Perché in una stanza così grande ora c’è così poca aria?
Vorrebbe infilarsi nel letto di Giulia, rotolarsi nel suo odore. La porta è chiusa.
Non può andare da nessuna parte.
Ulula ancora. Sente la pipì che preme per uscire. La lascia fluire lì, dove si trova, non si chiede a che servano i tappetini.
Ha la nausea. Uggiola piano, è nervoso.
Sente delle voci nella tromba delle scale, ma non è Giulia.
Cammina avanti e indietro, la pancia brontola.
Passano le ore, Jack sente crescere la disperazione, dov’è la mamma? E i suoi fratellini? Dov’è Giulia? Stremato, si addormenta.
Click, clack. Le chiavi girano nella toppa. è lei!
Jack balza in piedi, è felice, salta intorno ai piedi di Giulia, è emozionato, sollevato.
“Ma cosa hai combinato? I bisogni in casa non si fanno, NO!”
Il cucciolo la guarda, non capisce. È felicissimo ma Giulia sembra arrabbiata.
Le lecca le mani, uggiola un pochino.
Giulia si siede sui talloni. Lo prende in braccio. Lo sente tremare e le spuntano le lacrime.
Capisce che dovranno imparare.