Il cibo è una buona ricompensa per il gatto, ma è importante che il proprietario impari a comprendere gli atteggiamenti di richiesta dell’amato felino e a fornire una risposta adeguata.
Il cibo è una buona ricompensa per il gatto, ma è importante che il proprietario impari a comprendere gli atteggiamenti di richiesta dell’amato felino e a fornire una risposta adeguata.
Nei gatti, la ricompensa alimentare è una delle più motivanti. Potete provare a sostituire il cibo con abbracci, carezze e parole di elogio, come nei cani, ma i gatti sono generalmente meno sensibili.
I gatti hanno gusti molto personali: ciò che piace ad uno, lascia completamente indifferente un altro. È quindi necessario testare, adattarsi ai gusti del proprio gatto e comprendere le sue fonti di motivazione (cibo, giochi, coccole o adulazioni…).
Per insegnargli qualcosa di complesso, scegliete un premio particolarmente buono ed eccezionale, non le solite crocchette che può sempre trovare nella sua ciotola.
Perché la ricompensa funzioni, devono essere rispettate alcune regole. Il premio deve essere dato alla fine dell’atto desiderato e, per mantenere la motivazione alta, non lo si dovrebbe concedere regolarmente.
Infine, è importante comprendere i segnali di attenzione del vostro gatto in modo corretto. Se l’animale miagola, ricerca il proprietario, gli sale in braccio, lo ingaggia per relazionarsi con lui, non sempre richiede del cibo, ma potrebbe manifestare il desiderio di fare qualcos’altro con lui/lei. In questo caso rispondere a questi segnali con del cibo risulterebbe un errore, sarebbe invece molto utile riuscire a interpretare correttamente tali comportamenti.
I gatti sono sensibili alle ricompense che danno loro più piacere. Il cibo è un premio molto gradito.